Spesso chi inizia a suonare il pianoforte ha problemi di tensione alla mano e in particolar modo al polso.
Questo accade perché essendo totalmente assorbito dalla lettura delle note e dalla coordinazione delle due mani, si trascura quello che è un aspetto FONDAMENTALE: la corretta impostazione delle mani.
Una credenza comune assolutamente sbagliata è quella che i tasti del pianoforte debbano essere premuti con la sola forza delle dita. Quando suoniamo, tutto il corpo partecipa e pertanto il rilassamento fisico e mentale sono indispensabili. Una postura corretta e un buon controllo della respirazione sono alla base dello studio di questo strumento. La forza con cui spingiamo i tasti non deve derivare dalle dita. Suonare unicamente con la forza delle dita crea delle tensioni che a lungo andare posso provocare diverse problematiche. La forza con cui si suona il pianoforte parte dalla schiena e si scarica sui tasti attraversando le spalle, le braccia, i polsi e le mani.
Facciamo un esempio più pratico: prima di arrivare al classico esercizio della pallina sotto la mano, uno degli esercizi che più utilizziamo è quello che in Accademia abbiamo battezzato come l’esercizio dello “sbuffo sulla poltrona”. In questo esercizio chiediamo ai ragazzi di immaginare di essere seduti su una poltrona davanti alla tv e di sbuffare scaricando le braccia sui braccioli della poltrona. In questo modo approcciamo i ragazzi all’esercizio delle cadute che andremo a fare in seguito.
Questi esercizi aiutano a capire da dove proviene la forza con cui si premono i tasti del pianoforte, lasciando il polso e le dita liberi da qualsiasi tensione.